mercoledì 30 giugno 2010

L’ultima distruzione della sacralità della Jus romana




Un programma fra i peggiori, colmo di stupidaggini e di banalità, per anni imperversa sulle televisioni di Canale 5 FORUM .
L’ignoranza e di casa si discute e si vuole applicare la legge attraverso il confronto del popolo (di quel popolo che non rappresenta nulla in questo particolare contesto: gruppi di persone animate in sostanza dal protagonismo d’immagine).
Il programma ci propone una giustizia da teatrino delle marionette per far precipitare la giustizia a uno spettacolo degradato.
La povera conduttrice arranca con le sue invettive e sciocchezze varie, aiutata da altri personaggi che le fanno da coretto patetico e insulso.
la Jus Romana veniva praticata in una Basilica e il Magistrato era a tutti gli effetti un Sacerdote, un sapiente che doveva officiare il responso in equilibrio fra l’archetipo divino, che discendeva, e la necessità di rispettare la legge fissata dagli uomini (la profonda Jus Romana che servirà da fondamento per tutto il diritto dell’Occidente)
Questi sono i tempi! Il pensionato medio trova in questa trasmissione la chiave delle miserie umane finalizzate a se stesse, il cosolamento attraverso situazioni paradossali e di ordinario degrado che ricercano falsamente una soluzione arbitraria nell’alveo di una legge instupidita.
Questi giudici che si prestano al gioco fanno pena!
Il programma sicuramente è stato ordinato al fine di destabilizzare quel poco che rimane di sacro della Giustizia, rappresenta la vergognosa confusione di questi tempi dove tutto è spettacolo, in special modo nell’esporre le miserie umane e voler a tutti i costi dare dei giudizi senza senso, una messa in scena insulsa e degradante finalizzata al nulla.

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