mercoledì 15 luglio 2009

I sotterranei di Santa Maria dei Tribunali a Napoli

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Una chiesa per tutte: Santa Maria ai Tribunali con i suoi teschi che si intravedono già prima di entrare in chiesa come orpello a capo dei paletti che segnano il recinto che delinea il sagrato della chiesa.
Un tempo lontano le donne dei "bassi" portavano in quella cripta-ossario (da trentanni chiusa per nascondere la vera religiosità partenopea) le giovanissime vergini affinché dopo nottate insonni potessero dare i numeri miracolosi proprio estorti ai morti della cripta, dove riposano i resti di migliaia e migliaia di persone che la peste fece passare a miglior vita. Riti che circa trent'anni fa furono "debellati" dal cardinal Aloisio(continuatore della gens di Gennaro o januario)per paura o per amore, riti legati ai gnostici terapeuti coreuti d'Alessandria, che per millenni hanno convissuto con il cristianesimo della Nea Poleis. Ma alle Fontanelle esiste ancora il culto del "capitano" e le "scarrabattole" sono ancora presenti come un tempo segnavano nelle cripta di Santa Maria ai Tribunali anche il culto sotterraneo di Lucia.
Il de Martino socialista. comunista e condizionato dal cattolicesimo "democristriano" del dopoguerra, non indago mai quei antri, dato che in quei luoghi viveva ancora intatto il culto possente e PAGANO delle anime dei morti o i Pulcinelli.
Napoli Paradiso perduto di riti e di religioni cariche del grande sapere, centro del Mediterraneo. Napoli che sta nel ventre di una vacca non ha mai perso i suoi legami con le forze divine degli dei inferi e degli Dei Uranici fusi indissolubilmente.
Castel dell'Ovo è una navicella sempre pronta a sprofondare quando il fragile supporto, che lo sostiene viene a rompersi, e Partenope continua ad immolarsi per sostenere la Città affinché non sprofondi nel sottosuolo cavo da millenni.
Napoli sei un mistero e un miracolo pagano, dal tuo sottosuolo rinasci baciata del cielo.

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