domenica 23 giugno 2024

Scoperto fallo in pietra di 28000 anni fa, simbolo o (e) giocattolo?




Duro come la pietra (siltite) pur avendo la venerabile età di 28 mila anni. Si tratta di un fallo di siltite ritrovato in una cava del Baden-Wuertemberg, una regione del sud della Germania. Secondo gli archeologi che lo hanno studiato si tratta della più antica rappresentazione del sesso maschile finora rinvenuta. E - data la forma e le dimensioni: 19,2 cm di altezza e una larghezza di 2,8 - probabilmente era utilizzato anche come strumento di piacere sessuale.
L'oggetto fallico ha però una natura soprattutto simbolica, come sembrano far intuire gli anelli incisi intorno a una estremità. E veniva utilizzato anche per scheggiare le selci, come dimostrano alcuni segni sulla sua superficie levigata. Fu forse in una di queste operazioni che si frantumò in 14 pezzi. - L’oggetto è stato parte di una mostra dell'Institute of Sexology alla Wellcome Collection di Londra per tracciare la storia del rapporto in evoluzione tra l'uomo e il sesso.
Nell'antica Grecia, le donne si intrattenevano con l’olisbos (in greco olisbein significa “infilarsi, scivolare dentro”): un fallo artificiale di circa 15 centimetri, con un’anima in legno foderata di cuoio imbottito. Ne esistevano diversi tipi, ma il meno costoso era l’olisbokollix, il dildo-grissino in pasta di pane: fai da te e su misura. Era anche diffusa l'usanza di usare l'olio di oliva come lubrificante. Autoerotismo a parte, questi sex-toy offrivano anche libero sfogo al voyeurismo maschile. - https://www.focus.it/cultura/storia/falli-preistorici
Al museo dell’antica cultura sessuale di Shanghai, è esposto un fallo verde di 4 mila anni fa: in Cina la masturbazione era considerata innocua per le donne ma pericolosa per gli uomini, perché sprecavano energia vitale.


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