sabato 28 luglio 2012

E' la FIAT ha esportato in Cina

Siamo intorno al 2003 e la Fiat è convinta di iniziare il "business" in Cina, in realtà l'industria nata a Torino è ben consapevole di produrre automezzi per pianificare la pena di morte, grave se pensiamo alle altre attività devastanti della Fiat legate alla produzione di efficenti mine antiuomo della Valsella, e attualmente la produzione di elicotteri da guerra Augusta! Cosa non si farebbe per l'utile. Produrre e guadagnare in nome del progresso.... Risparmio, efficienza, utilità sociale e poco stress: questo il motto cinese nella gestione delle condanne a morte. Cominciamo da capo: la Fiat pensava di essere importante in Cina, ma probabilmente non sapeva quanto; infatti sono suoi i furgoni utilizzati come camere della morte ambulanti. Il Dipartimento di Giustizia dello Yunnam ha "adottato un metodo per giustiziare i condannati a morte anche nei piccoli centri, sveltendo così le procedure burocratiche per i trasferimenti, e riducendo le spese per la collettività. Sono stati attrezzati 17 furgoni per fungere da 'camera della morte' ambulanti". Così, fatto il processo, emessa la condanna a morte non c'è bisogno di trasferire il prigioniero prima in carcere e poi in una struttura pubblica per eseguire la condanna; esce dal tribunale, sale sul furgone, gli si fa un'iniezione letale e, opera benemerita, lo si disseziona immediatamente per l'espianto degli organi. Sembra una leggenda metropolitana e invece è una notiza vergognosamente vera, riportata dai quotidiani di Pechino e ripresa dalla France Press. Uccidere immediatamente il condannato - l'appello è un'utopia - serve a soddisfare la domanda d'organi. Quando è necessario un soggetto più giovane o con altre caratteristiche basta mandare il prigoniero adatto a processo e la condanna viene emessa ed eseguita in tempi strettissimi. Le autorità ovviamente, giustificano l'esecuzione immediata come atto destressante per il reo e per i suoi familiari. Fino a tre anni fa i prigionieri venivano uccisi mediante un colpo di pistola alla nuca con proiettili di piccolo calibro, affinchè il condannato non morisse subito e potesse venire caricato su speciali ambulanze che provvedevano immediatamente all'espianto. L'iniezione letale è stata adottata oggi, con ritardo, perchè andava studiato prima il cocktail giusto, che non rovinasse gli organi.

2 commenti:

Nerio ha detto...

E' da tanto che non leggevo un simile cumulo di bestialità. L'80% delle aziende mondiali ha delle filiali in Cina, seguendo il vostro ragionamento anti-cinese bisognerebbe boicottare la maggior parte dei prodotti industriali. Voi però prendete di mira solo la Fiat ... e perché non la Volkswagen, "Das auto"? Autolesionisti in salsa progressista.

luigi pellini ha detto...

La FIAT ha munto l'Italia fin che ha potutto inglobando gratuitamente anche l'Alfa-Romeo. La Wolkswagen non è fuggita dalla Germania anzi ha aiutato il suo paese...........