Lettera
di Michel Vâlsan a Vasile Lovinescu*
Parigi, 18
giugno 1951
Credo che abbiate già appreso, dai giornali
dalla
radio, la dolorosa notizia della morte di
René
Guénon, avvenuta nella notte tra il 07-08
Gennaio. Ho
ricevuto la vostra lettera in data 8
gennaio e
nello stesso tempo la notizia della
sua agonia.
Il giorno seguente appresi che
era
deceduto. Soffriva da molti mesi e aveva
cessato
ogni corrispondenza verso la fine di
novembre.
Soffriva di un edema a una gamba,
causato da reumatismi. Durante il mese di
dicembre,
il pericolo
sembrava completamente rimosso, ma l’avvelenamento del sangue gli ha provocato
un
ascesso in
gola e sembra che abbia accelerato la
sua fine, se non addirittura ne sia stato
la causa.
Ci sono
stati
momenti durante gli ultimi mesi in cui, come
vi ho detto, era chiaro che lo
disturbassi e lo
affaticassi;
la sua resistenza era molto diminuita.
Ma è restato lucido fino ai suoi ultimi
istanti.
Ecco alcuni dettagli molto toccanti: durante i
suoi ultimi giorni, sembra che
sapesse che stava per
morire, e
nel pomeriggio del 7 gennaio ha effettuato un dhikr molto
intenso, supportato al suo fianco da
sua moglie
e da un membro della sua famiglia.
Le donne erano stanche ed esauste più di
lui.
Raccontano
che in quel
giorno, il suo sudore aveva
l’odore del profumo dei fiori. Infine, ha chiesto
con insistenza il
permesso di
morire, il che dimostra che avrebbe
potuto scegliere il tempo della sua morte.
Le donne lo
pregarono
di rimanere in vita più a lungo.
Infine, ha chiesto alla moglie: «Non posso
morire adesso? Ho
sofferto
così tanto!». Lei rispose acquiescente:
«Con la protezione di Dio!». È morto
immediatamente
dopo aver
fatto una o due invocazioni!
Alcuni dettagli: il suo gatto, che sembrava
in perfetta salute, ha cominciato a
gemere e
morì poche ore
più tardi.
Il giorno della sua morte, René Guénon
aveva sorpreso la moglie dicendogli che
dopo
la sua
morte
avrebbe dovuto dovuto lasciare la sua
stanza intatta. Nessuno avrebbe dovuto
toccare
i suoi libri o
le sue
carte. Sottolineò che altrimenti non sarebbe
stato in grado di vedere lei e i
suoi figli, ma in
questa
stanza
intatta egli sarebbe stato seduto alla
sua scrivania e avrebbe continuato
a verderli,
anche se essi
non
avrebbero potuto vederlo!
* Pubblicata e tradotta dal romeno dall’editore
di René Guénon Recueil,
Rosa-Croce Books, 2013;
tratta dal sito: http:/
/esprit-universel.over-blog.com/2013/10/rené
-guénon-assis-à-son-bureau-lettre-de-michel
-vâlsan-du-18-juin-1951.html
Credo che abbiate già appreso, dai giornali
Ecco alcuni dettagli molto toccanti: durante i
Alcuni dettagli: il suo gatto, che sembrava
* Pubblicata e tradotta dal romeno dall’editore
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