sabato 16 giugno 2012
Giordano Bruno "del sahara"
Arcavaccata (la traduzione possibile potrebbe essere: Tomba vacante, tomba senza il morto)
Laurea honoris causa al professor Ciuccio dalla libera Università del Sud Est del Sahara di Timbuctu. Ciuccio ha pubblicato in Mali la traduzione di un suo importante saggio su Giordano Bruno. Indovinate quale? Ma “La cabala dell’Asino”, no? Un classico! Inoltre egli dirige con il professor Munga Bunga l’edizione in lingua bambara delle opere di Bruno. Tutta la comunità di Arca-Vaccata si trasferirà nel Mali per assistere alla consegna del prestigioso riconoscimento che sarà consegnato al Ciuccio nella capanna dello stregone, alla presenza di tutto il consiglio degli anziani della tribù.
Ma d'altro canto si assiste a delle operazioni nefande verso il grande Bruno-
Nuovi particolari sul plagio di Michele Ciliberto
L’attento Gian Mario Ricchezza, nel corso delle sue ricerche sulla Cena de le Ceneri, (di cui sta per pubblicare la versione in italiano moderno, proseguendo nel suo encomiabile progetto) si è imbattuto in alcune castronerie contenute nel famigerato Meridiano “spurio” della Mondadori. Ecco le perle, descritte dallo stesso Ricchezza:
“Non sunt pisces pro Lombardi (è un aneddoto che riguarda un generale dei gesuiti che si era presentato in incognito in un convento della Germania e, mentre i tedeschi mangiavano pesci, a lui era stata data solo insalata). Nota di Nicoletta Tirinnanzi: I lombardi sono dei gamberetti (pag.981) ma dove li è andata a prendere? Boh. Sul personaggio di Nundinio, scrive nella nota: nundinae sono gli anelli che portavano gli interpreti alle fiere (pag.981). La fantasia di certo non le manca. Doppio boh”.
Dopo lo sconcio della pseudo-traduzione dei dialoghi su Mordente, ecco un altro esempio del pressappochismo con cui, dopo anni di lavoro (riccamente finanziato dai soldi dei contribuenti), vengono tradotte e commentate le opere di Giordano Bruno. Devo dire, però, caro Gianmario, che in questo caso la Tirinnanzi ha un’attenuante. Bisogna, infatti, ricordare che il Meridiano Mondadori è il frutto del famoso plagio di Ciliberto, il quale lo realizzò “arrangiando” alla bell’e meglio in pochi giorni l’edizione critica realizzata dal legittimo autore, il compianto Giovanni Aquilecchia, il quale commentò sconsolato:
“Per quanto riguarda i “miglioramenti” annunciati da Ciliberto, ma non elencati nel suo “Meridiano”, ho constatato che si tratta (a eccezione di qualche banale refuso da lui corretto) di interventi peggiorativi, ampiamente documentati in un mio saggio di imminente pubblicazione. Del resto, questi “interventi” sono stati effettuati tra il 20 dicembre 1999 (data del mio rifiuto ad apporre il mio nome sul “Meridiano”) e, presuppongo, i primi giorni di gennaio 2000, visto che il volume è stato distribuito in febbraio”.
In poche parole: pochi giorni di lavoro per realizzare un’”edizione critica” dei dialoghi di Bruno!!! Cosa ti potevi aspettare? Evidentemente, il plagiaro dovette mettere sotto torchio il suo gineceo, che, anche per la fretta, ne combinò di tutti i colori!
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