
Se pure il cardinal Ruini rinnega la parentela con il nipote sottosegretario, dopo averla tacitamente ammessa per decenni, vuol dire che stavolta il boccone da ingurgitare è troppo grosso. Per non dire del governo che dell’attività della Bertolaso S.P.A. si è vantato per mesi non avendo fatto altro che accompagnare gli eventi gestiti dal super commissario. Per il resto solo leggi ad personam e festini...

Nel caso della Gelmini,ministro della Pubblica Distruzione, sembra che il debosciato sia lo zio prete e non la nipote.
Una inversione dei ruoli ma la sostanza non cambia, il pretame decide la politica di questa povera Italia, ma i debiti e le conseguenze sono sempre a carico dei cittadini più deboli.
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