mercoledì 16 ottobre 2024

Così come Giotto dipinse di getto il cerchio al papa, segno fra sapienti

 «Quando l'Eterno tracciò un cerchio sulla superficie dell'abisso, io c’ero», dice la Saggezza nel Libro dei Proverbi. E che cos'è quel cerchio?* Quel cerchio costituisce le frontiere che Dio stesso ha tracciato per creare il mondo. In questo senso si può dire che, per creare, Dio si è limitato. Limitarsi significa rinchiudersi in un universo che funziona ed evolve secondo leggi proprie. Al di fuori, al di là di quell'universo, si ignora cosa esista. Le leggi della vita studiate dalla scienza non sono altro che i limiti che Dio si è imposto nella sua creazione. Sono quei limiti che danno struttura, forma, contorno e coesione alla materia. Un mondo che non fosse circoscritto entro dei limiti sarebbe instabile e non potrebbe sopravvivere, poiché all'interno di quei limiti tutta la materia è in movimento e non chiede altro che fuggire.



Dio ha tracciato un cerchio per trattenere la propria sostanza. Il cerchio è un tracciato magico. Al centro, Dio ha posto il nucleo della creazione, e il suo lavoro è cominciato.
OMA
Il simbolo del Tao è un cerchio che pone un limite all'infinito. La creazione nasce da un limite. Anche il nostro agire dopotutto è la scelta di una sola, tra le infinite possibilità a nostra disposizione. È il limite che permette la vita e forse è il limite (ricco di senso, quindi la scelta) che sappiamo darci, che ci rende liberi.

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