martedì 1 ottobre 2024

Eleusi: retaggio del culto mediterraneo della grande madre

 

Il culto di Eleusi nella sua forma più antica, a differenza degli altri culti agricoli, è una religione al femminile. In esso non troviamo la coppia divina della Dea e del Dio. Demetra non ha un figlio, fratello e compagno, ma la storia gravita intorno al rapporto affettivo tra una Madre e una Figlia. La figura di Dioniso, all'interno di questi misteri, compare più tardi e anche Ade, fratello di Demetra, non è il suo compagno, ma serve a spiegare il motivo per cui la vegetazione in autunno si ritira attraverso la discesa di una divinità femminile collegata al grano, invece che per mezzo di un dio della vegetazione. In un culto al femminile verrebbe da pensare a una triplice manifestazione della Dea, se non fosse che Demetra e Persefone, pur rispecchiandosi l’una nell’altra sono solamente in due, se non si calcola l'aspetto di donna anziana che la Dea delle messi assume mentre cerca la figlia
“ …Gli Ateniesi, quando officiano i rituali iniziatici e ostendono agli epopti il grande e meraviglioso e perfettissimo mistero-visione di là, la spiga che viene mietuta in silenzio. …Lo ierofante in persona, fattosi eunuco con la cicuta e separatosi da ogni generazione carnale, di notte a Eleusi, alla luce di molte torce, officiando i grandi e ineffabili Misteri grida e urla proclamando: “Brimó Signora ha generato il sacro fanciullo Brimós”, ovvero la Potente ha generato il Potente.”
Hippol., ‹Ref.›, V 39-40 (Marcovich)


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