Trevi...Santa Maria di Pietra Rossa... tempio di Diana
La chiesa sorge nei luoghi ove si tramanda la presenza della “Trevi de planu“: è un edificio tardomedioevale con alcuni elementi architettonici che potrebbero indicarci una datazione più antica.
La presenza di reperti tratti da edifici romani si spiega con l’usanza, diffusissima nel Medioevo, di impiegare pezzi di vecchie costruzioni per la realizzazione di nuove.
Durastante Natalucci, uno storico locale del '700, rifacendosi al Poema manoscritto oggi disperso di un certo Annibale Orosio, poeta vissuto appena un secolo prima, sosteneva che il santuario mariano di Trevi sorgesse dove era l'antico tempio di Giunone.
Giunone era, con Diana, la dèa a cui si votavano le partorienti.
il grande storico delle religioni Georges Dumézil...«Diana, che bisogna considerare in figura di vergine, poiché fu assimilata alla severa Artemide, esercitava il suo potere sulla procreazione e sulla nascita dei bambini. Gli scavi hanno riportato alla luce una quantità di ex-voto dal significato indubbio: immagini di organi sessuali maschili e femminili, statuette di madri con lattanti o di donne vestite, ma con l'abito aperto davanti.
Il giorno della festa della dèa, alle Idi d'agosto, le donne si recavano nel bosco in processione, con torce, per dimostrare la loro riconoscenza per i servizi resi.
Nel bosco, una fonte celava una sorta di ninfa, Egeria, il cui nome si riferisce alla liberazione delle partorienti ; ad essa venivano a sacrificare le donne gravide per assicurarsi un parto facile »
La descrizione di Dumézil ricorda molto da vicino le processioni notturne delle donne di Trevi alla chiesa della Pietra Rossa.
Nel santuario era custodito un masso forato dai poteri di fertilità portentosi, in cui tutte le donne gravide infilavano il dito...
Il masso era oggetto di una devozione febbrile, tanto che nel '600 si decise di murarlo dietro un altarino mariano, lasciando al vivo la parte venerata ...
Le donne in cerca di marito si recavano in processione alla Pietra il 23 giugno, alla vigilia della festa di San Giovanni.
Le processioni spesso degeneravano in tresche impudiche, tanto che furono cancellate..
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