domenica 7 luglio 2024

LA PATERA DI PARABIAGO E IL CULTO DI CIBELE


Piatto in argento dorato e lavorato a sbalzo – diametro 39 cm – 3,5 kg – fine III/IV secolo d.C. - Civico Museo Archeologico di Milano, Lombardia, Italia
Il piatto fu rinvenuto a Parabiago, cittadina a 23 km da Milano, nel 1907 e è stato recuperato nel 1931 dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia.


Il piatto è uno degli esemplari più noti dell'argenteria di epoca tardo-imperiale. Si ritiene che risalga al periodo del rilancio del paganesimo sotto Giuliano l’Apostata nel 361-363 d.C.
Presenta una scena figurata complessa, di valore cosmologico e filosofico-religioso: il trionfo della dea Cibele e del suo compagno Attis su una quadriga trainata da leoni, al quale assistono le divinità e le personificazioni del tempo, del cielo e della natura terrestre. Il culto della dea frigia Cibele, fu introdotto a Roma nel 205 a.C. a protezione della città. Particolarmente venerata nel mondo romano a partire dal I secolo d.C., essa acquistò grande importanza per l’élite pagana nel IV secolo e l'imperatore Giuliano l'Apostata, alla fine del IV secolo d.C., periodo a cui si data l'opera, tentò vanamente di opporre il culto della Dea al Cristianesimo ormai dominante.
Nella composizione che lo adorna è raffigurato il mito di Cibele, un culto che si sviluppa a Roma ma che per le sue caratteristiche di culto orgiastico, legato al tema della follia, della morte e della resurrezione, ha sempre assunto carattere misterico, gestito da sacerdoti evirati. Ebbe largo seguito nella classi sociali inferiori, ma decadde definitivamente verso la fine del IV secolo d.C.
(fig.1) la patera nel suo insieme
(fig. 2) Cibele affiancata da Attis sul carro (fig. 2b) trainato da leoni e (fig. 2c) scortato dai Coribanti
(fig. 3) la dea Tellus/Terra affiancata dalle allegorie delle quattro stagioni e Oceano e Teti;
(fig. 4) il giovane Aion e la Volta celeste
(fig. 5) Atlante che regge lo zodiaco con all'interno Aion;
(fig. 6) divinità fluviali;
(fig. 7) Helios sulla quadriga
(figura otto) Luna sulla biga.
Un altro aspetto astronomico importante che viene messo in evidenza dalla rappresentazione sulla Patera è l’immagine del giovane imberbe raffigurato dentro l’ellisse zodiacale con la mano sinistra impugna lo scettro, con la destra si appoggia allo zodiaco, nel tratto di passaggio dal segno dell’Ariete a quello del Toro, incisi lungo la circonferenza esterna della ruota assieme ai segno dei Gemelli, del Cancro, del Leone e della Vergine. Questa figura è generalmente interpretata come Aion, il Tempo umano contrapposto al tempo ciclico Chronos.

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