Mito, archetipi, simboli
Mito non è - come alcuni erroneamente pensano - una mala parola per nessuno.
Non è una specie di favoletta per adulti poco cresciuti intellettualmente ma, al contrario, rappresenta la radice di ogni religione e di ogni vera filosofia.
Nella falsa ottica della pedagogia gentiliana, in cui si lascia la religione ai bambini (e agli ignoranti) e si riserva la filosofia agli adulti, facilmente il Mito potrebbe essere assegnato, per un tragico errore, ai ritardati mentali perchè Mito è "pensare per immagini" mentre nella nostra epoca si pensa solitamente "per astrazioni". Non a caso le iniziazioni misteriche (che potremmo definire "Mito pratico") procedevano, a quanto si sa, per esperienze dirette e non per concetti astratti, cioè intellettualistici.
In realtà il Mito è più forte della storia perchè nasce dell'inconscio collettivo e si radica nell'uomo - in una "magica" corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo e con un rapporto fatto da un insieme di simboli che rimandano allo Spirito - attraverso gli Archetipi.
E gli Archetipi - al di là dei vari politeismi, triteismi e monoteismi - sono gli Dèi.
Per quanto riguarda la verità (o le verità?), essa, non a caso, si esprime in forma simbolica, cioè attraverso il Mito.
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