venerdì 31 gennaio 2020

Il santuario di Giunone Gabina a Gabii ( San Vittorino - Agro Romano - Roma)

 Il santuario a differenza degli altri non presenta terrazzamenti accentuati ma si trova comunque su una piattaforma ottenuta modificando l’orografia del terreno; il santuario intorno al 150 a.C. viene intitolato a Giunone ma prima la zona era occupata da un culto oracolare ed animistico, come dimostrano le risultanze archeologiche. Consiste nell’insieme di una porticus triplex che va a cingere l’area sacra, al centro di questa area, sull’asse di simmetria, si colloca un tempio periptero sinepostico che si eleva su un basamento che permette un accesso solo frontale ed è presente un giro di colonne avente interasse variabile, le quali formano una peristasi che si conclude nelle ali, dentro troviamo la cella dove vi era la statua della divinità ; in asse con il tempio, l’altare ed una gradinata semicircolare che permetteva di sedersi nel momento in cui si assisteva ad una rappresentazione scenica di carattere religioso. All’interno dell’area erano presenti una serie di buche, il loro significato si riscontra nel fatto che l’area sacra era una specie di piazza alberata, questi alberi non erano stati inseriti per scopi estetici ma avevano la funzione di riprodurre quello che doveva essere l’originaria configurazione di questo luogo di culto, infatti in origine in questo luogo vi era un bosco sacro , all’interno del quale è stato individuato un nemus, ovvero una radura sacra nella quale si manifesta la presenza del divino. In particolari tra questi alberi ve ne era uno che era l’albero verso l quale veniva praticato il culto dell’albero, si tratta quindi di un culto che viene reinterpretato in chiave architettonica.

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